Incontinenza e riabilitazione del pavimento pelvico
Che cos’è l’incontinenza urinaria?
L’incontinenza urinaria è una perdita involontaria di urina che può avvenire sia negli uomini che nelle donne ma che, per una serie di motivi anatomo-fisiologici che vedremo tra poco, è più frequente nelle donne.
L’incontinenza urinaria comprende 3 categorie:
- incontinenza da stress (perdita involontaria a seguito di starnuto, tosse, risata, sforzo fisico)
- incontinenza da urgenza (l’improvvisa e incontenibile esigenza di fare pipì)
- incontinenza mista (perdite involontarie da urgenza e da movimento/sforzo)
L’incontinenza da stress è la più diffusa.
I sintomi dell’incontinenza urinaria determinano un impatto importante sia sulle attività fisiche sia sulla vista sociale delle persone, oltre che un importante impegno economico personale e per il sistema sanitario.
L’incontinenza urinaria infatti determina dei limiti e delle difficoltà in molti ambiti di vita come il lavoro, le attività sportive o domestiche e comporta delle importanti conseguenze anche dal lato dello svago e della socialità, in quanto molte donne sono intimorite nell’affrontare attività extralavorative o ludiche dovendo continuamente gestire il disagio che deriva da questa patologia e il conseguente peggioramento della qualità della vita.
Un ultimo elemento per inquadrare la questione riguarda il numero di persone consapevoli di questa disfunzione: in particolare le donne per paura, per ignoranza della patologia, per vergogna, si rivolgono a fatica a un operatore sanitario che si occupa di incontinenza e purtroppo, anche di fronte a una diagnosi, solo una minoranza di loro esegue poi una terapia mirata a aiutare o risolvere questo problema.
Cause dell’incontinenza urinaria
I meccanismi descritti dalla letteratura scientifica come causa dell’incontinenza sono:
- la debolezza dello sfintere vescicale (la “valvola” che regola l’apertura e la chiusura della vescica)
- l’ipermobilità uretrale (disfunzione del pavimento pelvico che rende possibile la perdita di urina)
La debolezza dello sfintere può essere dovuta a:
- traumi
- interventi uroginecologici
- malattie neuromuscolari o sistemiche che colpiscono il tono muscolare
L’ipermobilità uretrale deriva invece dal cedimento dei muscoli che sostengono gli organi pelvici e urinari, ovvero del pavimento pelvico.
Le cause della perdita di tono del pavimento pelvico sono:
- gravidanza e parto
- età
- intensa attività fisica / sollevamento di pesi
- sovrappeso o obesità
- aumento della pressione intra addominale (tosse intensa o cronica)
- patologie neurologiche
- assunzioni di farmaci
- cambiamenti ormonali che intervengono in menopausa
Con riferimento proprio al periodo della menopausa i principali studi in materia rilevano un picco di incidenza di questa patologia intorno alla quinta decade di età, collegando in maniera evidente l’incontinenza ai cambiamenti ormonali tipici della menopausa. I genitali femminili infatti e le vie urinarie hanno la stessa origine embriologica, cosa che rende l’apparato urinario sensibile alla diminuzione di estrogeni tipica della menopausa che causa quindi una perdita del tono muscolare.
Durante la menopausa, inoltre, si assiste a un calo del tono muscolare dello 0,6% ogni anno che viene sostituito da tessuto connettivale.
Gli studi scientifici in materia di incontinenza urinaria evidenziano l’importanza della riabilitazione del pavimento pelvico, intesa proprio come rinforzo dei muscoli del pavimento pelvico.
Obiettivi della riabilitazione del pavimento pelvico
La riabilitazione del pavimento pelvico ha quindi come obiettivi:
- l’aumento della forza dei muscoli del pavimento pelvico
- l’aumento della resistenza della contrazione dei muscoli perché può capitare di dover trattenere la pipì per periodi lunghi
- l’aumento della coordinazione tra addominali e muscoli del pavimento pelvico: spesso la contrazione degli addominali e dei muscoli del tronco avviene prima di quella del pavimento pelvico
Inoltre si è visto come il training di riabilitazione del pavimento pelvico aumenta la stimolazione neuromuscolare. Questi esercizi infatti stimolano il sistema simpatico (la parte di sistema nervoso che controlla le funzioni corporee involontarie) e contribuiscono a rilassare la vescica, risultando utile anche nelle pazienti che soffrono di incontinenza da urgenza.
L’allenamento intensivo e supervisionato dei muscoli del pavimento pelvico aiuta a prevenire ma anche a limitare il rischio di avere incontinenza. È un allenamento molto utile anche per le donne che, entrate in menopausa, verificano una perdita di tono fisiologica.
Come interviene la riabilitazione del pavimento pelvico in caso di incontinenza urinaria?
L’intervento del dott.ssa Paola Benedetti, fisioterapista e osteopata