Geni digitali. Come educare i bambini al corretto utilizzo di dispositivi digitali?

13 Maggio 2020 by Punto Salute
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Come educare i bambini al corretto utilizzo di dispositivi digitali come tablet, pc, televisione, smartphone?

Questi strumenti caratterizzano da diverso tempo la nostra cultura, il nostro modo di comunicare e di relazionarci, di lavorare e di apprendere. In questo periodo sono fondamentali per continuare il lavoro da cosa e l’apprendimento scolastico con la didattica a distanza. I dispositivi tecnologici spesso sono oggetto di demonizzazione da parte di alcuni genitori che focalizzano soprattutto il lato rischioso del loro utilizzo, tuttavia credo che evitarli sia semplicemente inutile e anacronistico. Risulta infatti molto più fruttoso educare i bambini e le bambine a un utilizzo più consapevole ed equilibrato.

Premesso che ognuno in base alla propria disposizione e sensibilità costruisce come genitore ed educatore la propria opinione e la propria modalità educativa, ecco alcuni consigli e spunti di riflessione:

1. Stabilire regole per l’utilizzo, per loro ma anche per noi
Usiamo i dispositivi digitali per lavorare da casa, per intrattenere i bambini, che devono stare in casa per molto tempo, per tenerli tranquilli mentre lavoriamo o portiamo a termine delle incombenze. È importante quindi stabilire regole circa il tempo (momenti della giornata, durata) e i contenuti. I limiti e le possibilità di utilizzo dovrebbero essere CHIARI. Se le regole sono chiare e applicate con continuità, i bambini e le bambine riescono meglio a farle proprie e in seguito ad auto-regolarsi. Ricordiamoci, inoltre, che, se non vogliamo che i ragazzi ne facciano un uso indiscriminato e continuo, dobbiamo mantenere noi per primi delle regole di comportamento e dei limiti di utilizzo. Può essere opportuno, ad esempio, non parlare o guardare il telefono durante i pasti o mentre giochiamo con loro.

2. Affiancare il bambino e interagire con lui il più possibile davanti agli schermi
Evitiamo per quanto possibile o riduciamo il tempo nel quale il bambino/a è da solo a giocare con il tablet o a guardare la televisione, poiché è sconsigliabile l’esposizione passiva e prolungata allo schermo senza una presenza interattiva ed educativa, che solleciti a parlare di quello che vede il bambino. Le applicazioni su tablet possono essere utili allo sviluppo senso-motorio del bambino (preferibilmente non prima dei 4 anni) solo se usati come gioco assieme ai genitori.

3. Variare i giochi
I giochi e le attività con il digitale si devono affiancare ai giochi tradizionali, di manipolazione, di ruolo, creativi, ai giochi di società, all’ascolto o lettura di libri.

4. Non usare per sedare i capricci o come pacificatore
Evitiamo di placare il capriccio offrendo ad esempio lo smartphone. Questo infatti insegna al bambino che può superare il momento di crisi senza avere immediatamente qualche distrazione o gratificazione, e lo aiuta a tollerare il capriccio senza doverlo placare immediatamente. Evitiamo l’uso dei dispositivi per mantenere calmi i bambini in luoghi pubblici. Quando potremo tornare a frequentare ristoranti o pizzerie cerchiamo luoghi adatti ai bambini, portiamo con noi delle attività che li possano intrattenere nel tempo di attesa (fogli e matite, libretti, carte da gioco), e se proprio è una fatica gestirli in questi momenti, evitiamo di portarli. Ci riproveremo in un’altra occasione .

5. Evitare l’esposizione a programmi molto frenetici, contenuti violenti o aggressivi
Questi contenuti portano alla riduzione dell’empatia e della sensibilità alla sofferenza altrui, alla riduzione dei comportamenti pro-sociali (altruismo, tentativo di risolvere i conflitti in modo pacifico), allo sviluppo di paure, a tendenze a mettere in atto comportamenti aggressivi. È utile sapere al contrario che l’esposizione a programmi che mostrano comportamenti pro-sociali (collaborazione, gentilezza, aiuto) promuove uno sviluppo di queste abilità.

6. Non tenere la tv accesa come SOTTOFONDO nell’arco della giornata
La TV sempre accesa è una fonte di distrazione e di disturbo alla comunicazione, oltre che, per i bambini più piccoli, un impedimento alla ricezione del linguaggio. Non mettere la televisione o la consolle in camera del bambino, può inficiare la qualità del sonno oltre che rischiare di essere usata in modo poco controllato.

7. E infine…sottolineare le tantissime possibilità della rete e dell’uso dei dispositivi
Comunichiamo ai bambini e alle bambine non solo i rischi e i limiti di questi strumenti, ma anche la loro grande utilità per migliorare e ampliare le conoscenze, per rimanere informati, e per moltissimi altri scopi. Non diamo l’idea che siano degli oggetti proibiti (potrebbe avere l’effetto contrario di allettarli anziché disinteressarli!), ma oggetti che i ragazzi e le ragazze possono apprezzare e conoscere soprattutto nelle loro potenzialità.

Margherita BrunettoPsicologa dell’età evolutiva del poliambulatorio Punto Salute, esperta in Psicopatologia dell’apprendimento, nella valutazione  e presa in carico dei disturbi dell’attenzione con iperattività/impulsività (ADHD) e delle problematiche di comportamento in età evolutiva

Per approfondire:

P. Ferri e S. Moriggi (a cura di), Il bambino e gli schermi. Raccomandazioni per genitori e insegnanti, Guerini Scientifica, Milano 2016.
Elena Bozzola, Bambini in età prescolare e Media Device. Raccomandazioni Società italiana di Pediatria
Donata Ripamonti, Bambini e tecnologie digitali: opportunità, rischi e prospettive di ricerca, in MEDIA EDUCATION – Studi, ricerche, buone pratiche, Edizioni Centro Studi Erickson, Vol. 7, n. 2, anno 2016, pp. 143-157.

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