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16/Mar/2022


Incontinenza e riabilitazione del pavimento pelvico

Che cos’è l’incontinenza urinaria?

L’incontinenza urinaria è una perdita involontaria di urina che può avvenire sia negli uomini che nelle donne ma che, per una serie di motivi anatomo-fisiologici che vedremo tra poco, è più frequente nelle donne.

L’incontinenza urinaria comprende 3 categorie:

  • incontinenza da stress (perdita involontaria a seguito di starnuto, tosse, risata, sforzo fisico)
  • incontinenza da urgenza (l’improvvisa e incontenibile esigenza di fare pipì)
  • incontinenza mista (perdite involontarie da urgenza e da movimento/sforzo)

L’incontinenza da stress è la più diffusa.

I sintomi dell’incontinenza urinaria determinano un impatto importante sia sulle attività fisiche sia sulla vista sociale delle persone, oltre che un importante impegno economico personale e per il sistema sanitario.

L’incontinenza urinaria infatti determina dei limiti e delle difficoltà in molti ambiti di vita come il lavoro, le attività sportive o domestiche e comporta delle importanti conseguenze anche dal lato dello svago e della socialità, in quanto molte donne sono intimorite nell’affrontare attività extralavorative o ludiche dovendo continuamente gestire il disagio che deriva da questa patologia e il conseguente peggioramento della qualità della vita.

Un ultimo elemento per inquadrare la questione riguarda il numero di persone consapevoli di questa disfunzione: in particolare le donne per paura, per ignoranza della patologia, per vergogna, si rivolgono a fatica a un operatore sanitario che si occupa di incontinenza  e purtroppo, anche di fronte a una diagnosi, solo una minoranza di loro esegue poi una terapia mirata a aiutare o risolvere questo problema.

Cause dell’incontinenza urinaria

I meccanismi descritti dalla letteratura scientifica come causa dell’incontinenza sono:

  • la debolezza dello sfintere vescicale (la “valvola” che regola l’apertura e la chiusura della vescica)
  • l’ipermobilità uretrale (disfunzione del pavimento pelvico che rende possibile la perdita di urina)

La debolezza dello sfintere può essere dovuta a:

  • traumi
  • interventi uroginecologici
  • malattie neuromuscolari o sistemiche che colpiscono il tono muscolare

L’ipermobilità uretrale deriva invece dal cedimento dei muscoli che sostengono gli organi pelvici e urinari, ovvero del pavimento pelvico.

Le cause della perdita di tono del pavimento pelvico sono:

  • gravidanza e parto
  • età
  • intensa attività fisica / sollevamento di pesi
  • sovrappeso o obesità
  • aumento della pressione intra addominale (tosse intensa o cronica)
  • patologie neurologiche
  • assunzioni di farmaci
  • cambiamenti ormonali che intervengono in menopausa

Con riferimento proprio al periodo della menopausa i principali studi in materia rilevano un picco di incidenza di questa patologia intorno alla quinta decade di età, collegando in maniera evidente l’incontinenza ai cambiamenti ormonali tipici della menopausa. I genitali femminili infatti e le vie urinarie hanno la stessa origine embriologica, cosa che rende l’apparato urinario sensibile alla diminuzione di estrogeni tipica della menopausa che causa quindi una perdita del tono muscolare.

Durante la menopausa, inoltre, si assiste a un calo del tono muscolare dello 0,6% ogni anno che viene sostituito da tessuto connettivale.

Gli studi scientifici in materia di incontinenza urinaria evidenziano l’importanza della riabilitazione del pavimento pelvico, intesa proprio come rinforzo dei muscoli del pavimento pelvico.

Obiettivi della riabilitazione del pavimento pelvico

La riabilitazione del pavimento pelvico ha quindi come obiettivi:

  • l’aumento della forza dei muscoli del pavimento pelvico
  • l’aumento della resistenza della contrazione dei muscoli perché può capitare di dover trattenere la pipì per periodi lunghi
  • l’aumento della coordinazione tra addominali e muscoli del pavimento pelvico: spesso la contrazione degli addominali e dei muscoli del tronco avviene prima di quella del pavimento pelvico

Inoltre si è visto come il training di riabilitazione del pavimento pelvico aumenta la stimolazione neuromuscolare. Questi esercizi infatti stimolano il sistema simpatico (la parte di sistema nervoso che controlla le funzioni corporee involontarie) e contribuiscono a rilassare la vescica, risultando utile anche nelle pazienti che soffrono di incontinenza da urgenza.

L’allenamento intensivo e supervisionato dei muscoli del pavimento pelvico aiuta a prevenire ma anche a limitare il rischio di avere incontinenza. È un allenamento molto utile anche per le donne che, entrate in menopausa, verificano una perdita di tono fisiologica.


Come interviene la riabilitazione del pavimento pelvico in caso di incontinenza urinaria?

L’intervento del  dott.ssa Paola Benedetti, fisioterapista e osteopata


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08/Ott/2021


Preparazione ecografia addome completo

Ecografia addome completo: cosa mangiare?

L’eco addome completo comprende lo studio di:

– fegato, colecisti, vie biliari, milza, pancreas, reni, vie urinarie, surreni, linfonodi addominali, aorta addominale e retroperitoneo
– vescica, utero e annessi/prostata e vescichette seminali, vasi e linfonodi iliaci, recesso peritoneale del Douglas

Questo tipo di esame richiede una piccola partecipazione da parte del paziente.

Digiuno per almeno 6 ore prima dell’esame

La prima indicazione è il rispetto del digiuno almeno nelle 6 ore precedenti l’esame. Questa pratica consente di ridurre al minimo la quantità di gas intestinali che potrebbero ostacolare la visione di alcuni organi, in particolare il pancreas e le ovaie la visione dei grossi vasi addominali come l’aorta e i linfonodi profondi. Il digiuno richiesto evita inoltre lo svuotamento della colecisti che avviene in particolar modo dopo i pasti, specie se ricchi di grassi che limiterebbe la visione di eventuali calcoli o, meno frequentemente, di polipi della parete della colecisti.

Dieta nei due giorni precedenti l’esame

La seconda indicazione per ridurre i gas intestinali che potrebbero essere d’ostacolo alla visione di alcuni organi è quella di modificare, nei due giorni precedenti, la propria dieta, riducendo o evitando frutta, verdura e legumi, bibite gassate ed evitando cibi ricchi di grassi.

L’aria blocca il passaggio degli ultrasuoni e non permette la visione di quello che c’è sotto. Per lo stesso motivo si utilizza il gel ecografico che serve a eliminare le bolle tra la sonda ecografica e la cute.

Bere un litro di acqua nell’ora precedente l’esame

La terza indicazione per esplorare al meglio l’addome inferiore, in particolare quindi la vescica, la prostata nell’uomo, l’utero e l’ovaie nella donna, è quella di arrivare con la vescica piena o semipiena, bevendo da mezzo litro a un litro di acqua nell’ora precedente l’esame.

In persone che soffrono di problemi cardiaci come lo scompenso, di problemi renali o di ipertensione per evitare un carico eccessivo di acqua nel breve tempo e quindi scongiurare possibili minimi disguidi è preferibile evitare di andare in bagno nelle 3 ore precedenti, evitando così di bere grandi quantità di acqua in breve tempo. Ovviamente è necessario bere esclusivamente acqua naturale o tè leggermente zuccherato ed evitare assolutamente bevande gasate per non incrementare i gas intestinali.

Non interrompere l’eventuale terapia farmacologica

La quarta e ultima indicazione è di non interrompere l’eventuale terapia farmacologica che si sta assumendo anche il giorno stesso dell’esame. La terapia in atto per i diversi motivi deve essere assolutamente mantenuta.

In conclusione quindi le principali indicazioni da seguire da parte del paziente per un esame ecografico ottimale sono: il digiuno nelle sei ore precedenti, avere la vescica piena o semipiena e nel limitare le scorie alimentari nei 2 giorni prima dell’esame modificando leggermente la propria dieta.


Preparazione ecografia addome completo

L’intervento del  dr. Carlo Cacciatori, medico radiologo


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01/Ott/2020


Che cos’è la fitoterapia? Quando può essere utile nel trattamento delle malattie?
Parleremo delle principali preparazioni e differenze con le altre terapie non convenzionali (Omeopatia, Gemmoterapia, Floriterapia con fiori di Bach, Oligoterapia, Medicina Ayurvedica, Agopuntura) e in conclusione un esempio pratico: alcune piante utili nelle principali affezioni delle vie respiratorie.

Con il patrocinio del Comune di Sona.

Durata: 1 ora
45 minuti di relazione + 15 minuti Q&A
L’intervento è a cura del dr. Ermanno Motta, medico esperto in fitoterapia.
Per iscrizioni compilare il modulo: https://forms.gle/ksf1QhkG7c7zgzJv7
Il webinar è gratuito e si terrà sulla piattaforma Webex Meetings. Le informazioni sulle modalità di partecipazione verranno date a seguito dell’iscrizione.


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15/Set/2020


L’endometriosi da molti anni viene considerata una patologia ginecologica benigna ma in grado di provocare forme di malattia anche gravi in particolare nelle donne in età fertile.

Sebbene possa essere asintomatica in molti casi, tuttavia nella maggioranza delle pazienti si manifesta con la presenza di una cisti ovarica.
Nel corso della videoconferenza verrà affrontato il percorso diagnostico-terapeutico analizzando i possibili trattamenti farmacologici e chirurgici.

Con il patrocinio del Comune di Sona

Durata: 1 ora
45 minuti di relazione + 15 minuti Q&A
L’intervento è a cura del dr. Cesare Romagnolo, Direttore UOC Ginecologia Ospedale Fracastoro (San Bonifacio, Vr).
Per iscrizioni compilare il modulo: https://forms.gle/ksf1QhkG7c7zgzJv7
Il webinar è gratuito e si terrà sulla piattaforma Webex Meetings. Le informazioni sulle modalità di partecipazione verranno date a seguito dell’iscrizione.


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10/Set/2020


Il dr. Ermanno Motta, Direttore sanitario del poliambulatorio Punto Salute di Lugagnano di Sona (Verona), presenta il ciclo di incontri gratuiti organizzati on line e patrocinati dal Comune di Sona.

Mercoledì 23 settembre 2020 ore 18.00
L’endometriosi: diagnosi e terapia

L’endometriosi da molti anni viene considerata una patologia ginecologica benigna ma in grado di provocare forme di malattia anche gravi in particolare nelle donne in età fertile.
Sebbene possa essere asintomatica in molti casi, tuttavia nella maggioranza delle pazienti si manifesta con la presenza di una cisti ovarica.

Nel corso della videoconferenza verrà affrontato il percorso diagnostico-terapeutico analizzando i possibili trattamenti farmacologici e chirurgici.

L’intervento è a cura del dr. Cesare Romagnolo, Direttore UOC Ginecologia Ospedale Fracastoro (San Bonifacio, Vr).

Mercoledì 7 ottobre 2020 ore 18.00
Fitoterapia: curarsi con le piante

Che cos’è la fitoterapia? Quando può essere utile nel trattamento delle malattie?
Parleremo delle principali preparazioni e delle differenze con le altre terapie non convenzionali (Omeopatia, Gemmoterapia, Floriterapia con fiori di Bach, Oligoterapia, Medicina Ayurvedica, Agopuntura) e in conclusione un esempio pratico: alcune piante utili nelle principali affezioni delle vie respiratorie.

L’intervento è a cura del dr. Ermanno Motta, medico esperto in fitoterapia.

Durata: 1 ora
45 minuti di relazione + 15 minuti Q&A
Per iscrizioni compilare il modulo: https://forms.gle/ksf1QhkG7c7zgzJv7
Il webinar è gratuito e si terrà sulla piattaforma Webex Meetings. Le informazioni sulle modalità di partecipazione verranno date a seguito dell’iscrizione.



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19/Giu/2020


Oggi, a distanza di qualche mese dall’inizio della pandemia, possiamo dire di avere qualche notizia in più sul SARS-CoV-2, microrganismo meglio conosciuto come Coronavirus (questo nome definisce però una “famiglia” e non un singolo virus), responsabile di 500.000 morti nel mondo, di moltissime infezioni di gravità variabile e del condizionamento della vita di qualche miliardo di persone. In realtà le conoscenze sono ancora limitate e ci impediscono di avere una risposta certa alla domanda che più ci preme: il virus ritornerà?

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22/Mag/2020


L’ultimo giorno di scuola bambini e bambine indossavano la mascherina di carnevale e ora, passata la fase di lockdown e riacquistata maggiore libertà di movimento, dovranno indossarne un‘altra: questa sarà diversa, ma potrà essere altrettanto simpatica e colorata.  Cosa fare per convincere i bambini a mettere la mascherina? Come renderla entusiasmante? 

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13/Mag/2020


Come educare i bambini al corretto utilizzo di dispositivi digitali come tablet, pc, televisione, smartphone? Questi strumenti caratterizzano da diverso tempo la nostra cultura, il nostro modo di comunicare e di relazionarci, di lavorare e di apprendere. In questo periodo sono fondamentali per continuare il lavoro da cosa e l’apprendimento scolastico con la didattica a distanza. I dispositivi tecnologici spesso sono oggetto di demonizzazione da parte di alcuni genitori che focalizzano soprattutto il lato rischioso del loro utilizzo, tuttavia credo che evitarli sia semplicemente inutile e anacronistico. Risulta infatti molto più fruttoso educare i bambini e le bambine a un utilizzo più consapevole ed equilibrato. Premesso che ognuno in base alla propria disposizione e sensibilità costruisce come genitore ed educatore la propria opinione e la propria modalità educativa, ecco alcuni consigli e spunti di riflessione:

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05/Mag/2020


“Re-Stare” a casa, non significa essere rilassati! Più volte in questi giorni, sentiamo dire che è tempo di fermarsi, re-stare, riflettere. Stiamo osservando come la natura si stia riappropriando degli spazi e dei ritmi naturali. E noi, generazione tetris, con agende fitte di incastri, facciamo fatica a ritrovarci in ritmi lenti che non ci appartengono, o di cui abbiamo, inevitabilmente, perso la naturalezza. In questo particolare periodo abbiamo il privilegio, di avere il tanto desiderato tempo, da dedicarci. Stiamo riscoprendo passioni e hobby, spesso repressi dalla mancanza di tempo.

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