Ci sono bambini che faticano ad accedere ai propri stati d’animo, che tendono ad evitare di prendere contatto con le proprie emozioni spiacevoli, come la tristezza, la nostalgia, la solitudine.
In questo periodo di isolamento spesso cerchiamo di aiutare i bambini a mantenere i loro contatti sociali, con i compagni di scuola, delle attività sportive, con gli amici di quartiere, con i cuginetti. Cerchiamo di proporre le modalità che ci sembrano più vicine a quelle dell’interazione reale, che sono fra l’altro le modalità a cui anche noi ci siamo abituati, in prevalenza le videochiamate, i messaggi vocali o video.
Ci sono alcuni bambini, però, che rifiutano queste modalità, perché banalmente si imbarazzano o
perché non sono abituati a interagire come gli adulti, ma tramite il FARE ed il GIOCO.